di Rossella De Rosa
Cosmo Teberino (foto di Giovanni Teberinio) |
La storia della famiglia Teberino è strettamente collegata con quella dei Misteri: la mamma, infatti, agli inizi del ‘900, salì su un carro come figurante; sul suo esempio, a soli 5 anni, Cosmo sull’Ingegno di San Crispino vestì i panni dell’apprendista calzolaio. Correva l’anno 1933. Da allora non ne è più sceso e ha interpretato, negli anni a seguire, vari personaggi: da Isacco sulla “macchina” di Abramo a Gesù sul carro dell’Assunta, dall’appestato sull’Ingegno di San Rocco a quello di Sant’Isidoro. Nell’età matura decise di svestirsi dei panni di figurante e indossare invece quelli di “regista”: e così, da allora, generazioni di campobassani si sono affidati a lui nel giorno del Corpus Domini per rinnovare una tradizione secolare. Nel 1966 dal Comune di Campobasso arrivò per Cosmo Teberino l’incarico di coordinatore dei lavori del Corpus Domini: il riconoscimento meritato per chi stava dedicando la sua vita a tenere viva una tradizione secolare. La sua dedizione venne coronata poi, nel 2006, dall’inaugurazione del Museo dei Misteri, in Via Trento, aperto ai visitatori tutto l’anno. Oggi Cosmo Teberino fisicamente non c’è più ma il suo amore per gli Ingegni è stato trasmesso ai figli Giovanni, Antonietta e Liberato che, con altrettanta devozione e con sentito impegno e con gli amici dell’Associazione Misteri e Tradizioni , mantengono viva questa tradizione che merita di essere patrimonio non solo dei campobassani ma di tutta l’umanità.
I Misteri a Campobasso (anno 1948), a cura di Giuseppe Folchi.
La colonna sonora che accompagna i Miseri è tratta dal Mosè di Rossini
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