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venerdì 5 febbraio 2016

Cosmo Teberino: una vita per i Misteri
di Rossella De Rosa
Cosmo Teberino
(foto di Giovanni Teberinio)
C’è un’atmosfera particolare a Campobasso nei giorni che precedono il Corpus Domini  e, quindi, la sfilata dei Misteri: evento tanto sentito  non solo dai campobassani  ma che attira spettatori  anche provenienti da regioni limitrofe  che desiderano  assistere a questo spettacolo unico nel suo genere e davvero suggestivo.  Tanto è stato scritto a riguardo! Io vorrei dedicare questo spazio a colui che era considerato la memoria storica della processione dei Misteri: l’indimenticato Cosmo Teberino, scomparso a 87 anni nell’Ottobre 2013. Padre, dagli anni 90, dell’Associazione Misteri e Tradizioni e Maresciallo in pensione dei Vigili Urbani della città, ha dedicato la sua intera esistenza agli Ingegni del Di Zinno, prima come figurante e poi come custode della tradizione.
La storia della famiglia Teberino è strettamente collegata  con quella dei Misteri: la mamma, infatti, agli inizi del ‘900, salì su un carro come figurante; sul suo esempio, a soli 5 anni, Cosmo sull’Ingegno di  San Crispino vestì i panni dell’apprendista calzolaio. Correva l’anno 1933. Da allora non ne è più sceso e ha  interpretato, negli anni a seguire, vari personaggi: da Isacco sulla “macchina” di Abramo  a Gesù sul carro dell’Assunta, dall’appestato sull’Ingegno di San Rocco a quello di Sant’Isidoro. Nell’età matura decise di svestirsi dei panni di figurante e indossare invece quelli di “regista”: e così, da allora, generazioni di campobassani si sono affidati a lui nel giorno del Corpus Domini per rinnovare una tradizione secolare.  Nel 1966 dal Comune di Campobasso  arrivò per Cosmo Teberino l’incarico di coordinatore dei lavori del Corpus Domini: il riconoscimento meritato per chi stava dedicando la sua  vita a tenere viva una tradizione secolare. La sua dedizione venne coronata  poi, nel 2006, dall’inaugurazione del Museo dei Misteri, in Via Trento, aperto ai visitatori tutto l’anno. Oggi Cosmo Teberino fisicamente non c’è più ma il suo amore per gli Ingegni  è stato trasmesso ai figli Giovanni, Antonietta e Liberato che, con altrettanta devozione e con sentito impegno  e con gli amici dell’Associazione Misteri e Tradizioni , mantengono viva questa tradizione  che merita di essere  patrimonio non solo dei campobassani ma di tutta l’umanità.                                                                                                                          

I Misteri a Campobasso (anno 1948), a cura di Giuseppe Folchi.
La colonna sonora che accompagna i Miseri è tratta dal Mosè di Rossini


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