di Rossella De Rosa
Palazzo del Governo |
Vittorio Emanuele III con la Regina Elena in visita a Campobasso affacciati al balcone del Palazzo (fonte: web) |
mancato convento fu sede del Pio Monte dei Maritaggi (la cui finalità era quella di conferire ogni anno tante doti quante ne permetteva la propria rendita a giovinette nobili, povere ed oneste nate e domiciliate nel comune, e di impiegare la rendita residua per i poveri dello stesso comune), del regio Governatore, di scuole e caserme e, dal 1810 diventò luogo di pena, fino al 1862, quando i carcerati vennero trasferiti nella costruzione di via Cavour. Tra il 1861 e il 1884 venne innalzato il Palazzo del Governo su progetto dell’architetto Capocci e a spese dell’Amministrazione provinciale che per qualche anno lo utilizzò come propria sede. Negli anni a seguire l’edificio ospitò anche la Questura, la Croce Rossa e il Commissariato del Governo. La costruzione, severa e essenziale per quanto riguarda la struttura, è molto estesa e .
articolata nei suoi numerosi ambienti. Importante è il portale centrale con la balconata sovrastante tanto ritratta nel 1905 quando vi si affacciarono Vittorio Emanuele III con la Regina Elena in visita a Campobasso. Lo stile delle finestre si allinea a quello neoclassico della confinante chiesa Cattedrale. La costruzione è su due piani con pianta quadrata; all’interno sono presenti opere di notevole interesse artistico tra le quali va ricordata la bellissima Odalisca
del grande pittore campobassano Amedeo Trivisonno. Nel 1985 il Palazzo del Governo, in alcune sue parti (facciata esterna, scala d’ingresso e il salone affrescato), è stato sottoposto a vincolo storico-artistico e ciò dimostra il ruolo rilevante che l’edificio ha assunto nella nostra città.
Immagini degli interni del Palazzo del Governo
L'Odalisca, di Giovanni Trivisonno
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