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venerdì 5 febbraio 2016

Storia di un Palazzo del Governo
di Rossella De Rosa


Palazzo del Governo
Vittorio Emanuele III
con la Regina Elena in visita a Campobasso
affacciati al balcone del Palazzo
(fonte: web)
Fuori le mura della città di Campobasso, attiguo alla Chiesa della SS. Trinità (la Cattedrale), sorgeva un grande monastero che avrebbe dovuto ospitare le suore Carmelitane. Ma in realtà ciò non si realizzò e nel corso degli anni quella costruzione  venne destinata agli usi più diversi. Stiamo parlando del Palazzo del Governo di Campobasso, costruito all’inizio del XVIII secolo (1728) per volere di un ricco commerciante, Agostino Santellis. Da alcuni documenti risulta infatti che, nella seconda parte del Settecento, il
mancato convento fu sede del Pio Monte dei Maritaggi (la cui  finalità era quella di conferire ogni anno tante doti quante ne permetteva la propria rendita a giovinette nobili, povere ed oneste  nate e domiciliate nel comune, e di impiegare la rendita residua per i poveri dello stesso comune), del regio Governatore, di scuole e caserme e, dal 1810 diventò luogo di pena,  fino al 1862, quando i carcerati  vennero trasferiti nella costruzione di via Cavour. Tra il 1861 e il 1884 venne innalzato il Palazzo del Governo su progetto dell’architetto Capocci e a spese dell’Amministrazione provinciale che per qualche anno lo utilizzò come propria sede. Negli anni a seguire l’edificio ospitò anche la Questura, la Croce Rossa e il Commissariato del Governo. La costruzione, severa  e essenziale per quanto riguarda la struttura, è molto estesa e .
articolata nei suoi numerosi ambienti. Importante è il portale centrale con la balconata sovrastante tanto ritratta nel 1905 quando vi si affacciarono Vittorio Emanuele III con la Regina Elena in visita a Campobasso. Lo stile delle finestre si allinea a quello neoclassico della confinante chiesa  Cattedrale. La costruzione è su due piani con pianta quadrata; all’interno sono presenti opere di notevole interesse artistico tra le quali va ricordata la bellissima Odalisca
del grande pittore campobassano Amedeo Trivisonno. Nel 1985 il Palazzo del Governo, in alcune sue parti (facciata esterna, scala d’ingresso e il salone affrescato), è  stato sottoposto a vincolo storico-artistico e ciò dimostra il ruolo rilevante che l’edificio ha assunto nella nostra città.

                                           Immagini degli interni del Palazzo del Governo





L'Odalisca, di Giovanni Trivisonno



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