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giovedì 4 febbraio 2016



 Campobasso: la Canada Town degli anni della guerra
di Rossella De Rosa


La nostra regione ebbe un ruolo molto importante durante il secondo conflitto mondiale e, in modo particolare, nel 1943 dopo la firma dell’armistizio dell’8 Settembre. Infatti, venne molto sfruttata la posizione di confine del Molise, a Nord e a Sud: sia dai tedeschi per fuggire e sia dalle truppe anglo-americane per inseguire il nemico. In questo periodo due furono i bombardamenti che colpirono in modo importante la nostra regione e che costrinsero la popolazione a trovare salvezza nei rifugi pubblici e privati: a Isernia il 10 Settembre 1943 e il 10 Ottobre a Campobasso dove perse la vita il Vescovo Secondo Bologna  il quale, nell'omelia della messa mattutina di quel giorno, disse: "Signore, se per la salvezza di Campobasso serve una vittima, prendi me e salva il mio gregge" e la sera stessa, nella cappella del Seminario, morì, dopo 1 ora dallo scoppio di una granata, colpito da una scheggia e alla testa anche da una  grossa trave. Pochi giorni dopo, il 14 Ottobre del 1943, Canadesi  e Inglesi  arrivarono a Campobasso per liberarla dall’occupazione tedesca , e vennero accolti da una gran folla, giungendo dalla Valle del Fortore transitando per Gambatesa, Jelsi e Gildone,  non passando inosservato il Royal Canadian Regiment  che sfilò per le strade cittadine anche con alcuni suoi elementi  scozzesi che suonarono  le cornamuse per tutti i due anni  in cui  l’esercito alleato rimase in città. Campobasso, in quel periodo, fu ribattezzata col nome  di Canada Town o  Maple Leaf City e la stessa toponomastica delle principali strade venne modificata dai canadesi: Piazza Municipio era diventata  Hyde Park,  Piccadilly Circus fu  il nome attribuito a Villa Flora,  Piazza Prefettura venne  denominata  Scarth Street  mentre Trafalgar Square era l’attuale Corso Vittorio Emanuele, il Circolo Sannitico era diventato Off's Club e il Beaver Club  degli ufficiali era il Palazzo della ex-Gil  dove i militari avevano il loro barbiere e vi trascorrevano anche ore di svago. L’unica indicazione oggi ancora visibile è quella di Scarth Street (proprio di fronte al Teatro Savoia), ultima testimonianza di una pagina di storia che si è andata perdendo nel tempo e che l’Amministrazione Comunale di Campobasso si è impegnata a preservare. Cosa buona sarebbe anche recuperare e rivalutare in chiave turistica, come percorsi,  quelle che furono le linee difensive costruite dai tedeschi  per fermare l’avanzata dell’esercito anglo-americano. Ben 4 attraversavano il Molise: Bernhardt, Gustav, Viktor e Barbara. Poco ci resta di quegli anni e importante è  trasmettere alle generazioni future la memoria storica affinché non vada perduta perché un popolo senza memoria è un popolo  senza futuro.

(articolo pubblicato nel periodico Campobasso Insieme)




                              FONTE delle IMMAGINI: LIBRARY AND ARCHIVES CANADA
George Bull photograph  3 maggio 1944

George Bull photograph  3 maggio 1944

George Bull photograph  3 maggio 1944

George Bull photograph  3 maggio 1944

George Bull photograph  3 maggio 1944

George Bull photograph  3 maggio 1944

George Bull photograph  3 maggio 1944

George Bull photograph  3 maggio 1944






Campobasso, centro storico: rifugio utilizzato durante i bombardamenti.



                                            Video realizzato dai militari canadesi nel 1943
                                         
Video sulla mostra presso il Circolo Sannitico per ricordare la liberazione di Campobasso dai tedeschi ad opera delle truppe canadesi che si stabilirono in città, ribattezzando Campobasso Canada Town e cambiando la toponomastica stessa della città.

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