La Cattedrale di Campobasso, madre di tutte le chiese
di Rossella De Rosa
Nella nostra città ignoriamo le origini e la storia di luoghi che si trovano dietro l'angolo e che ogni giorno sono sotto la nostra vista. Quante volte, per esempio, passiamo davanti la Cattedrale, la chiesa più importante della città… Ma ne conosciamo la storia?
Originariamente venne chiamata Chiesa della SS. Trinità e fu costruita nel 1504 fuori le mura del borgo medioevale, nella piazza del mercato, oggi Piazza Prefettura , dal feudatario Andrea de Capoa, duca di Termoli e signore di Campobasso, per essere sede della Confraternita dei Trinitari. E’ opinione comune che proprio questi ultimi suggerirono al duca Andrea il nome da dare alla nuova chiesa: infatti fu chiamata SS. Trinità. Il terremoto del 26 Luglio 1805 la distrusse: statue, arredi e altro furono portati nella chiesa di S. Maria della Croce. L’architetto Bernardino Musenga per cinque anni diresse i lavori di ricostruzione, ma il nuovo edificio risultò più basso, sproporzionato e buio.Nel 1829 la sede parrocchiale di S. Maria Maggiore ai Monti venne trasferita nella chiesa della SS. Trinità, rimasta parrocchia fino ai nostri giorni. Il pronao, con le sei colonne ioniche, venne costruito negli anni 1855-59, su progetto degli ingegneri Bellini e Sarlo. Nel 1860 la chiesa venne chiusa per essere utilizzata come caserma e solo nel 1899 venne riaperta al culto per poi essere di nuovo chiusa nel 1915 e trasformata in ospedale militare. Nel 1927 Mons. Alberto Romita trasferì la sede vescovile da Bojano a Campobasso e così la S. Sede elevò la chiesa al grado di Cattedrale. Il Vescovo amava l’arte e rese più bella la sua chiesa: i pilastri in mattoni furono arrotondati e trasformati in colonne; fu creata ex novo l’abside, presso cui fu collocato un coro in noce; la chiesa fu sopraelevata e vennero creati luminosi finestroni. Molti i dipinti che la adornarono: Amedeo Trivisonno, per esempio, artista campobassano, realizzò cinque dipinti a tempera e ad affresco. Oggi la Chiesa Cattedrale, madre di tutte le chiese, è molto frequentata da ogni fascia d’età ed è sicuramente la più rappresentativa della città.
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