“Sant’Antuōne Abbate”, tra sacro e profano di Rossella De Rosa
La chiesa di Sant'Antonio Abate sorge nell'omonimo quartiere, al di fuori della seconda cerchia muraria che Cola di Monforte, nel 1458, fece edificare per includere tutta la parte della città che ormai si era estesa anche ai piedi del colle.
Venne eretta nel 1572 sopra i resti di una preesistente chiesa di modeste dimensioni dedicata ai SS. Antonio e Leonardo dell'oratorio dell'ospizio dei Benedettini di Santa Maria de Foras. È il monumento più rappresentativo dell'arte barocca a Campobasso. Come ogni anno, il 17 del mese di Gennaio, nel giorno dedicato a Sant’Antonio Abate, si rinnova il rituale con il falò che anima la festa del quartiere: enormi cataste di legna vengono accese dinanzi la chiesa mentre, quando si fa notte, balli e canti divertono i partecipanti che si prendono gioco dei politici con le simpatiche maitunate (improvvisazione di stornelli), gustando piatti tipici come fave cotte e cavatelli con carne di maiale. E’ tradizione anche benedire gli animali come segno della loro purificazione dal male dopo la profanazione del demonio che, come narra la leggenda, tentò il santo eremita Antonio nel deserto d’Egitto.
Chiesa di S. Antonio Abate nel giorno della festa
Interno della Chiesa di Sant'Antonio Abate
(articolo pubblicato nel periodico Campobasso Insieme)
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